Premesso, che come si è già detto in precedenza, non esistono "regole" in grado di assicurare la realizzazione di una bella immagine, vengono riportati, qui di seguito, alcuni schemi e considerazioni che, solitamente, vengono presentati come "regole di composizione". In realtà questi "criteri" debbono essere considerati come semplici spunti di riflessione. E' tuttavia innegabile che possano aiutare a costruire immagini gradevoli che, però, potranno mostrare di ricalcare, in modo evidente, dei cliché fin troppo noti. Tale è la soggettività del loro valore, che essi non risultano "codificati". Non viene così presentata la composizione ad "S", perché giudicata troppo artificiosa, mentre vengono inseriti schemi, come quello a "linee convergenti" o "effetti geometrici" ed altri, che non risultano in alcun testo noto all'autore di questo corso.Infine, anche per quelli più universalmente accettati, ne viene fornita una "lettura" più estensiva di quella tradizionale.
Possiamo distinguere due tipi di indicazioni:
- Considerazioni generali di ordine psicologico :
- colori vivaci e luminosità: generalmente esprimono vitalità e gioia
- linee parallele ai bordi del fotogramma: esprimono stabilità, quiete
- linee inclinate : danno un senso di instabilità e, quindi, di tensione
- linea orizzontale posta a metà dell’inquadratura : determina un senso di monotonia
- linee curve in prossimità dei bordi: non debbono essere tagliate da questo
- lo sguardo di una persona : dovrebbe avere sempre un certo spazio davanti a se
- movimento : ogni cosa che esprima movimento dovrebbe “ muoversi” da sinistra a destra ( senso della nostra scrittura)
Ciascuno di questi principi potrebbe essere confutato in quanto non vero in senso universale o perché non sempre vero.
Es. In oriente il bianco è segno di lutto, l’arancione di penitenza; gli arabi e gli ebrei scrivono da destra a sinistra, lasciare poco spazio davanti agli occhi può dare un senso di tensione, ecc.
- Schemi compositivi:
- Composizione a triangolo:
Il soggetto si può idealmente pensare come racchiuso in un triangolo; esempio tipico è la fotografia del picco di una montagna a forma acuta. Ma altri soggetti possono prestarsi a questo tipo di composizione.
- Composizione diagonale:
Si adatta a soggetti la cui massa occupa lo spazio sottostante una diagonale del fotogramma; possono includersi in questa categoria anche quei soggetti che , pur occupando l’intero fotogramma, anno uno sviluppo o “tensione” che segue una diagonale (fig. 3)
- Linee convergenti :
Adatto a soggetti che offrono una “fuga di linee" che convergono verso uno stesso punto; dà senso di profondità e può “additare “ un particolare dell’inquadratura. Buono anche come effetto grafico.
- Cornice:
- La parte principale del soggetto rimane racchiusa da altri elementi dell’inquadratura, anche se privi di dettaglio
- Ellisse :
Idoneo per soggetti che disegnano una ellissi (anche incompleta) o possono esservi racchiusi
- Effetti geometrici:
La composizione si avvale della creazione od evidenziazione di aspetti geometrici tracciati da elementi presenti. Possono ottenersi con l’evidenziazione di linee o la suddivisione dello spazio in campiture. Gli stessi bordi dell’inquadratura possono essere sfruttati a questo scopo.
- Partizione del campo inquadrato :
Si presume che il campo inquadrato possa suddividersi in proporzioni standard che assicurano armonia ed equilibrio alla composizione. Sussistono in proposito due orientamenti:
Regola dei terzi 1 : 3 secondo questa regola l’inquadratura deve essere immaginata come si tracciassero delle righe, che attraversano il quadro, in corrispondenza di 1/3 e 2/3 di ciascun lato.
Vedi figura a lato
Gli elementi portanti dell’inquadratura dovrebbero essere collocati lungo le linee: i punti “forti” sarebbero costituiti dai punti in cui le linee si incrociano
La regola aurea ne differisce in quanto le proporzioni sono fissate in 5 : 8
Le immagini che seguono esemplificano la regola dei terzi
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